mercoledì 29 giugno 2011

IL PIU' GRANDE SPETTACOLO DOPO IL BIG BANG ....SIAMO NOI ... IO E TE

http://www.youtube.com/watch?v=RruDYGIx1Ak

Il più grande spettacolo dopo il big bang
Il più grande spettacolo dopo il big bang
Il più grande spettacolo dopo il big bang siamo noi...io e te!

Ho preso la chitarra senza saper suonare
volevo dirtelo, adesso stai a sentire
non ti confondere prima di andartene
devi sapere che....

Il più grande spettacolo dopo il big bang
Il più grande spettacolo dopo il big bang
Il più grande spettacolo dopo il big bang siamo noi...io e te!

Altro che il luna park, altro che il cinema,
altro che internet, altro che l'opera,
altro che il Vaticano altro che Superman,
altro che chiacchiere....

Il più grande spettacolo dopo il big bang
Il più grande spettacolo dopo il big bang
Il più grande spettacolo dopo il big bang siamo noi...io e te!

Io e te...
che ci abbracciamo forte,
io e te, io e te...
che ci sbattiamo porte,
io e te, io e te...
che andiamo contro vento,
io e te, io e te...
che stiamo in movimento,
io e te, io e te...
che abbiamo fatto un sogno
che volavamo insieme,
che abbiamo fatto tutto
e tutto c'è da fare,
che siamo ancora in piedi
in mezzo a questa strada,
io e te, io e te, io e te!

Altro che musica, altro che il Colosseo,
altro che America, altro che l'exstasi,
altro che nevica, altro che Rolling Stones,
altro che football...
altro che Lady Gaga, altro che oceani,
altro che argento e oro, altro che il sabato,
altro che le astronavi, altro che la tv,
altro che chiacchiere....

Il più grande spettacolo dopo il big bang
Il più grande spettacolo dopo il big bang
Il più grande spettacolo dopo il big bang siamo noi...io e te!

che abbiamo fatto a pugni,
io e te, io e te...
fino a volersi bene,
io e te, io e te...
che andiamo alla deriva,
io e te, io e te...
nella corrente....io e te!
Che attraversiamo il fuoco
con un ghiacciolo in mano,
che siamo due puntini
ma visti da lontano,
che ci aspettiamo il meglio
come ogni primavera,
io e te, io e te, io e te!

Il più grande spettacolo dopo il big bang
Il più grande spettacolo dopo il big bang
Il più grande spettacolo dopo il big bang siamo noi...io e te!

Ho preso la chitarra senza saper suonare,
è bello vivere anche se si sta male,
volevo dirtelo perchè ce l'ho nel cuore,
son sicurissimo...amore!

STORIE DIMENTICATE




Giovanni Passannante (Salvia di Lucania, 19 febbraio 1849 – Montelupo Fiorentino, 14 febbraio 1910) è stato un anarchico repubblicano italiano. Fu protagonista di un attentato fallito ai danni di Umberto I di Savoia nel 1878. Condannato a morte, la pena gli fu commutata all'ergastolo. La sua prigionia fu disumana e, dopo una lunga tribolazione che lo rese completamente pazzo,[1] fu trasferito in manicomio dove passò il resto della sua vita.
Processato con un difensore d'ufficio, l'anarchico fu condannato a morte, sebbene il codice penale prevedesse la pena capitale solo in caso di morte del re e non di ferimento. Successivamente, con Regio Decreto del 29 marzo 1879, la pena gli fu comunque commutata in ergastolo, che Passannante scontò in condizioni disumane a Portoferraio, sull'isola d'Elba. Rinchiuso in una cella priva di latrina, posta sotto il livello del mare, rimase senza poter mai parlare con nessuno e visse in completo isolamento per anni tra i propri escrementi, caricato di diciotto chili di catene. Passannante era alto circa 1,60 m, la cella era alta solo 1,40 m.
« Passannante è rimasto seppellito vivo, nella più completa oscurità, in una fetida cella situata al di sotto del livello dell'acqua, e lì, sotto l'azione combinata dell'umidità e delle tenebre, il suo corpo perdette tutti i peli, si scolorì e gonfiò … il guardiano che lo vigilava a vista aveva avuto l'ordine categorico di non rispondere mai alle sue domande, fossero state anche le più indispensabili e pressanti. Il signor Bertani … poté scorgere quest'uomo, esile, ridotto pelle e ossa, gonfio, scolorito come la creta, costretto immobile sopra un lurido giaciglio, che emetteva rantoli e sollevava con le mani una grossa catena di 18 chili che non poteva più oltre sopportare a causa della debolezza estrema dei suoi reni. Il disgraziato emetteva di tanto in tanto un grido lacerante che i marinai dell'isola udivano, e rimanevano inorriditi »
(Salvatore Merlino, «L'Italia così com'è», 1891 in "Al caffè", di Errico Malatesta, 1922)

Dopo la sua morte il corpo, in ossequio alle teorie lombrosiane miranti ad individuare supposte cause fisiche di "devianza", fu sottoposto ad autopsia e decapitato e si scoprì che aveva una fossetta dietro l'osso occipitale, e si cominciò a pensare che quella fossetta era il segnale della tendenza all’anarchia di un soggetto, tanto è vero che successivamente si iniziarono ad aprire la testa di tutti gli anarchici che decedevano ed in alcuni la fossetta si trovava in altri mancava.
Il cervello e il cranio di Passannante, assieme a suoi blocchi di appunti, studiati dai fautori della teoria eugenetica sviluppata dal criminologo Cesare Lombroso, rimasero esposti sino al 2007 presso il Museo Criminologico dell'Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia di Roma, dove si trovavano dal 1936, dopo essere stati conservati presso l'Istituto Superiore di Polizia associato al carcere giudiziario "Regina Coeli" di Roma.
La permanenza dei resti in esposizione presso il Museo ha causato proteste ed interrogazioni parlamentari. Il 23 febbraio 1999 l'allora ministro di Grazia e Giustizia, Oliviero Diliberto, firmò il nulla osta alla traslazione dei resti del Passannante da Roma a Savoia di Lucania, che tuttavia avvenne solo otto anni dopo.


(tratto da Wikipedia - L'enciclopedia Libera)



Disumanità. Caratteristica tipica degli esseri umani.



Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911*



(*: Il Dizionario del Diavolo è un irriverente e cinico vocabolario scritto da Ambrose Bierce, giornalista e scrittore statunitense. La prima pubblicazione risale al 1906, il titolo originale era The Cynic's Word Book, ossia Il vocabolario del cinico. Attraverso le definizioni e gli aforismi contenuti nell'opera, l'autore punta il dito contro i difetti e l'ipocrisia della società statunitense della fine del XIX secolo, in particolare[non chiaro] verso la religione (Adorazione: venerare aspettandosi qualcosa in cambio) e la politica (Pace: nel diritto internazionale si definisce così un periodo di inganni reciproci compreso fra due fasi di combattimento aperto). L'autore si rivolge al pubblico verso il quale il dizionario è destinato: Anime illuminate che preferiscono i vini secchi a quelli dolci, la sensibilità al sentimento, lo spirito all'umorismo e l'inglese corretto al gergo. - tratto da Wikipedia – L’Enciclopedia Libera)

martedì 21 giugno 2011

E finalmente capiamo ...(forse)...che significa




L'eccezione conferma la regola è un noto proverbio della cultura popolare italiana.


Va inteso nel senso che anche un comportamento non a norma può venire ammesso beninteso solo in via eccezionale; ovvero: riconoscere un caso come bizzarro risulta persino utile alla comprensione della bontà della regola valida per la generalità dei casi.


Si usa spesso con il sorriso dell'indulgenza: di fronte ad una anomalia innocua, se non spiritosa.


Non si tratta di un controsenso logico dal momento che non si sta effettivamente affermando di voler far rientrare il caso strano sotto la legge, ma semmai ancora una volta di riaffermare la validità e il predominio dell'ordinamento per tutti gli altri casi.


Tutt'al più può intendersi quale apertura ad una comprensione ulteriore, nella norma, di un nuovo caso molto particolare.

(tratto da Wikipedia - l'Enciclopedia libera)



Quasi tutti desiderano guardare l'eccezione anziche' diventare loro stessi eccezionali


John C. Maxwell




(tratto da Wikipedia L'Enciclopedia libera - John Maxwell Coetzee (Città del Capo, 9 febbraio 1940) è uno scrittore e saggista sudafricano, Premio Nobel per la letteratura nel 2003.


J. M. Coetzee (come firma i suoi libri) è uno scrittore estremamente eterogeneo, celebre per i suoi testi di fiction, critica e per le numerose attività accademiche che lo hanno visto impegnato come professore, linguista e traduttore. È uno dei maggiori esponenti del postmodernismo e postcolonialismo del XX secolo.)




RINASCERE



















IL DRAGO - LA LIBERTA'



LA FELCE - KORU - RINASCITA SPIRITUALE E RIGENERAZIONE




Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita.


Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta. Che uno dice: è finita. No, finita mai, per una donna. Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole.


Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina anti-uomo che ti da la morte o la malattia. Parlo di te, che questo periodo non finisce più, che ti stai giocando l’esistenza in un lavoro difficile, che ogni mattina è un esame, peggio che a scuola.


Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo ti guarderà deciderai se sei all’altezza o se ti devi condannare. Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai. E sei tu che lo fai durare.


Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo; che sei terrorizzata che una storia ti tolga l’aria, che non flirti con nessuno perché hai il terrore che qualcuno s’infiltri nella tua vita. Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane. Sei stanca: c’è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare, che ti vuole cambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo stretto. Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa. Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con le altre: “Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così”. E il cielo si abbassa di un altro palmo.


Oppure con quel ragazzo che ami alla follia. In quell’uomo ci hai buttato dentro l’anima; ed è passato tanto tempo, ce ne hai buttata talmente tanta di anima, che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio perché non sai più chi sei diventata.


Comunque sia andata, ora sei qui e so che c’è stato un momento che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento. Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nel tuo lavoro, nella tua solitudine. Ed è stata crisi. E hai pianto.


Dio quanto piangete! Avete una sorgente d’acqua nello stomaco. Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata, alla fermata della metro, sul motorino. Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo.


E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore, perché l’aria buia ti asciugasse le guance? E poi hai scavato, hai parlato. Quanto parlate, ragazze! Lacrime e parole. Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un senso al tuo dolore.


“Perché faccio così? Com’è che ripeto sempre lo stesso schema? Sono forse pazza?”


Se lo sono chiesto tutte. E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia, a due, a quattro mani, e saltano fuori migliaia di tasselli. Un puzzle inestricabile. Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi? E’ da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così, scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai. Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti. Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova te. Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa. Non puoi più essere quella di prima. Prima della ruspa. Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente.


Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta, è come un diesel. Parte piano, bisogna insistere. Ma quando va, va in corsa. E’ un’avventura, ricostruire se stesse. La più grande. Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio di capelli. Vi ho sempre adorato, donne in rinascita, per questo meraviglioso modo di gridare al mondo “sono nuova” con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo. Perché tutti devono capire e vedere: “Attenti: il cantiere è aperto. Stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi stesse”.


Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia. Per chi la incontra e per se stessa.


È la primavera a novembre. Quando meno te l’aspetti.


Jack Folla – da Alcatraz*




(* tratto da Wikipedia L’Enciclopedia Libera - Giacomo "Jack" Folla è un personaggio di un programma radiofonico ideato e scritto da Diego Cugia. Si tratta di un personaggio di fantasia, più precisamente di un DJ condannato a morte negli Stati Uniti d'America, al quale viene concesso di trasmettere su una radio italiana (Radio Rai 2), "la musica della sua vita" che a sua volta comprendeva dal rock più puro, alla musica italiana d'autore)




lunedì 20 giugno 2011

PERSEVERANZA




Cosa vuol dire fare sport? O forse, meglio, cosa vuol dire affrontare la vita?
Anche quando tutto sembra essere finito, c'è ancora qualcosa che resta vivo ... l'orgoglio e la passione.... E quello che ci spinge in avanti, ci porta comunque a trovare sempre nuove sfide, nuove motivazioni...e a non sentirci soli....




LA STORIA: Derek Redmond fine anni ottanta -inizio anni novanta era il più forte 400 metrista al mondo ma non è riuscito mai a realizzare il suo sogno, ossia conquistare una medaglia olimpica; già nel 1988 alle Olimpiadi di Seul Derek durante il riscaldamento, pochi minuti prima della partenza della sua batteria si infortunò gravememente ( lesione tendine d’achille sinistro) non potendo partecipare. Dopo 13 operazioni riusci' a correre di nuovo, incominciò ad allenarsi nuovamente con costanza e con tanti sacrifici poichè aveva un sogno da realizzare ed era quello di vincere una medaglia. I suoi sforzi furono premiati con le qualificazioni alle olimpiadi di Barcellona del 1992; qui Derrek era il favorito, infatti aveva vinto con facilità le batterie di qualificazione fino ad approdare in semifinale, dove si consumò il dramma: Derek parte bene ai 250 m è in testa e controlla con facilità gli avversari fino a quando non sente un dolore lancinate al ginocchio ( legamenti), mentre lui cade a terra e urla dal dolore gli altri atleti concludono la prova. I medici capiscono la gravità dell’infortunio e gli vanno vicino per soccorrerlo ma lui capisce che questa sarà la sua ultima gara , rifiuta ( a circa 1 minuto e 1 secondo del video) i soccorsi e su una gamba sola si avvia verso il traguardo. Il dolore è fortissimo e Derek sembra non farcela quando all’improvviso suo padre scavalca le recinzioni e disinteressandosi della pubblica sicurezza va ad aiutare il figlio ( a 1 minuto e 11 secondi del video) a tagliare quel maledetto traguardo. Alla vista del padre L’atleta scoppia in un pianto struggente, il sogno di una vita e di tanti sacrifici era ormai sfuggito. Alla fine i 65.000 spettatori si alzano in piedi concedendo più di 5 minuti di standing ovation

mercoledì 15 giugno 2011

Domenica 12 Giugno 2011

Non potevo non parlare dell'Ironman 70.3 di domenica scorsa. E, per di più tenutosi nella mia città! Sono stato, purtroppo, solo spettatore di questa affascinante ed epica gara di endurance. Il mio "difettoso" ginocchio non mi ha permesso di partecipare e, così, ho potuto solo guardare e osservare la fatica e la forza di tutti i partecipanti. Dal primo all'ultimo! E' stata comunque una emozione davvero intensa.
All'inizio ero, in realtà, molto deluso perché sono ormai cinque mesi che non posso allenarmi come si deve né, tantomeno, partecipare a gare e, vedere tutte quelle persone, in fibrillazione per la gara, i preparativi, l'attesa dello starter e tutto il resto mi avevano riacutizzato il dolore. Poi, però l'intensità, lo sforzo e la determinazione di quegli atleti mi hanno "rimesso i sentimenti"!
L'anno prossimo, il 10.6.2012, ci sarà la seconda edizione. Non sono certo di poter partecipare ma, sicuramente, farò di tutto per esserci!!!!!!!!!

mercoledì 8 giugno 2011





Non aver timore qualsiasi cosa accada: in questo risiedono le radici della felicità.
Progredire senza temere quello che la vita ci serba: questo è lo spirito, la determinazione che porta alla vittoria umana.
Se cediamo alle critiche meschine e alla calunnia, se temiamo le pressioni e le persecuzioni,non avanzeremo mai né creeremo qualcosa che abbia un valore infinito.





Guardare gli eventi e le situazioni in una luce positiva è importante.


La forza, la saggezza e la gioia che accompagnano un simile atteggiamento portano alla felicità.



Guardare le cose con ottimismo o benevolenza non significa essere stupidamente ingenui e permettere agli altri di approfittare della nostra buona disposizione d'animo.



Significa avere la saggezza e l'intuizione di muovere le cose in direzione positiva, considerandone l'aspetto migliore pur rimanendo concentrati sulla realtà.



L’autostima non può essere costruita dall’oggi al domani. Ogni cosa ha bisogno di tempo.Se continuerai a fare sforzi coraggiosi giorno dopo giorno, alla fine aquisterai fiducia.



Daisaku Ikeda





(tratto da Wikipedia - l'Enciclopedia libera: Daisaku ikeda (池田大作 いけだ だいさ) è un insegnante buddhista giapponese e terzo ed attuale presidente della Soka Gakkai International)