mercoledì 29 giugno 2011

STORIE DIMENTICATE




Giovanni Passannante (Salvia di Lucania, 19 febbraio 1849 – Montelupo Fiorentino, 14 febbraio 1910) è stato un anarchico repubblicano italiano. Fu protagonista di un attentato fallito ai danni di Umberto I di Savoia nel 1878. Condannato a morte, la pena gli fu commutata all'ergastolo. La sua prigionia fu disumana e, dopo una lunga tribolazione che lo rese completamente pazzo,[1] fu trasferito in manicomio dove passò il resto della sua vita.
Processato con un difensore d'ufficio, l'anarchico fu condannato a morte, sebbene il codice penale prevedesse la pena capitale solo in caso di morte del re e non di ferimento. Successivamente, con Regio Decreto del 29 marzo 1879, la pena gli fu comunque commutata in ergastolo, che Passannante scontò in condizioni disumane a Portoferraio, sull'isola d'Elba. Rinchiuso in una cella priva di latrina, posta sotto il livello del mare, rimase senza poter mai parlare con nessuno e visse in completo isolamento per anni tra i propri escrementi, caricato di diciotto chili di catene. Passannante era alto circa 1,60 m, la cella era alta solo 1,40 m.
« Passannante è rimasto seppellito vivo, nella più completa oscurità, in una fetida cella situata al di sotto del livello dell'acqua, e lì, sotto l'azione combinata dell'umidità e delle tenebre, il suo corpo perdette tutti i peli, si scolorì e gonfiò … il guardiano che lo vigilava a vista aveva avuto l'ordine categorico di non rispondere mai alle sue domande, fossero state anche le più indispensabili e pressanti. Il signor Bertani … poté scorgere quest'uomo, esile, ridotto pelle e ossa, gonfio, scolorito come la creta, costretto immobile sopra un lurido giaciglio, che emetteva rantoli e sollevava con le mani una grossa catena di 18 chili che non poteva più oltre sopportare a causa della debolezza estrema dei suoi reni. Il disgraziato emetteva di tanto in tanto un grido lacerante che i marinai dell'isola udivano, e rimanevano inorriditi »
(Salvatore Merlino, «L'Italia così com'è», 1891 in "Al caffè", di Errico Malatesta, 1922)

Dopo la sua morte il corpo, in ossequio alle teorie lombrosiane miranti ad individuare supposte cause fisiche di "devianza", fu sottoposto ad autopsia e decapitato e si scoprì che aveva una fossetta dietro l'osso occipitale, e si cominciò a pensare che quella fossetta era il segnale della tendenza all’anarchia di un soggetto, tanto è vero che successivamente si iniziarono ad aprire la testa di tutti gli anarchici che decedevano ed in alcuni la fossetta si trovava in altri mancava.
Il cervello e il cranio di Passannante, assieme a suoi blocchi di appunti, studiati dai fautori della teoria eugenetica sviluppata dal criminologo Cesare Lombroso, rimasero esposti sino al 2007 presso il Museo Criminologico dell'Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia di Roma, dove si trovavano dal 1936, dopo essere stati conservati presso l'Istituto Superiore di Polizia associato al carcere giudiziario "Regina Coeli" di Roma.
La permanenza dei resti in esposizione presso il Museo ha causato proteste ed interrogazioni parlamentari. Il 23 febbraio 1999 l'allora ministro di Grazia e Giustizia, Oliviero Diliberto, firmò il nulla osta alla traslazione dei resti del Passannante da Roma a Savoia di Lucania, che tuttavia avvenne solo otto anni dopo.


(tratto da Wikipedia - L'enciclopedia Libera)



Disumanità. Caratteristica tipica degli esseri umani.



Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911*



(*: Il Dizionario del Diavolo è un irriverente e cinico vocabolario scritto da Ambrose Bierce, giornalista e scrittore statunitense. La prima pubblicazione risale al 1906, il titolo originale era The Cynic's Word Book, ossia Il vocabolario del cinico. Attraverso le definizioni e gli aforismi contenuti nell'opera, l'autore punta il dito contro i difetti e l'ipocrisia della società statunitense della fine del XIX secolo, in particolare[non chiaro] verso la religione (Adorazione: venerare aspettandosi qualcosa in cambio) e la politica (Pace: nel diritto internazionale si definisce così un periodo di inganni reciproci compreso fra due fasi di combattimento aperto). L'autore si rivolge al pubblico verso il quale il dizionario è destinato: Anime illuminate che preferiscono i vini secchi a quelli dolci, la sensibilità al sentimento, lo spirito all'umorismo e l'inglese corretto al gergo. - tratto da Wikipedia – L’Enciclopedia Libera)

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