Dopo il primo post, da considerarsi il manifesto del blog, l'essenza stessa di tutto il blog, i nostri pensieri e le nostre riflessioni possono prendere il via.
Più passano gli anni e più mi accorgo di essere un runner solitario, che cerca il gruppo solo di rado, solo per il confronto, per la competizione. Credo che questa condizione sia determinata dal fatto che molto spesso ho incontratto gruppi chiusi, restii ai nuovi arrivi. Accettato solo perchè so adattarmi e, magari, in quel particolare momento della mia vita mi va. Ma si è sempre trattato di legami deboli, non duraturi.
Ora non ho più voglia di spendere energie per farmi accettare. Corro perchè mi piace correre, per il semplice gusto di farlo! Del resto la corsa, come lo sport in generale, ha sempre avuto un ruolo importante nel corso della mia vita. Non mi pesa affatto allenarmi da solo, in silenzio, proiettato verso la strada, in ascolto dei miei passi sull'asfalto ed attento a conoscere il mio corpo durante la corsa. Allenarsi in gruppo è senza dubbio meno faticoso, ma in solitario riesco ad essere meglio consapevole dei miei limiti, dove e quando arrivare.
Il mio non vuol essere un inno all'individualismo perchè, come ho già detto, anch'io devo alla fine confondermi con la massa e farne parte.
Il meno possibile, ma è così.
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